Natura nei Parchi

PARCO AGRICOLO MULTIFUNZIONALE DEI PADULI

Il “Parco agricolo multifunzionale dei Paduli” nasce come volontà di partecipazione pubblica e da un’esigenza di creare un luogo di interconnessione ambientale-paesaggistica con un territorio dominato prevalentemente da ulivi e terreni agricoli. Ricopre un’area occupata fino al 1800 da una fitta foresta di querce delle quali, oggi, solo pochi esemplari, sfuggiti alla distruzione, si ergono in prossimità della fitta trama viaria a testimonianza di quello che per molto tempo fu l’antico bosco di Belvedere. Il Parco dei Paduli con la sua superficie di circa 5.500 ettari è un parco che occupa la posizione centrale, proprio nel cuore del salento. L’idea e i presupposti di connessione e interconnessione territoriale che quest’area si prefigge sono molto ambiziosi. Dal punto di vista naturalistico è un potente fulcro di connessioni e corridoi tra due aree naturali protette ai margini della nostra penisola.

PARCO NATURALE REGIONALE COSTA OTRANTO-LEUCA E BOSCO DI TRICASE

Il Parco Naturale Regionale “Costa Otranto- Leuca e bosco di Tricase”, con oltre 50 chilometri di costa e 3.200 ettari di territorio, è il più grande parco regionale della provincia di Lecce.
Una strada con una miriade di curve e tornanti è la spina dorsale storica di un paesaggio mozzafiato. Dagli ulivi terrazzati alle pareti a strapiombo sul mare, anche i suoi angoli più segreti sono luoghi da non perdere. Sulla costa orientale del Salento, il lungo litorale roccioso che si estende da Otranto a Santa Maria di Leuca offre ai visitatori l’impressione di un’entità distinta dal punto di vista paesaggistico, a tratti selvaggio e aspro, spesso frammentato e sconnesso, ma certamente uno dei più belli e interessanti della Puglia.
Un lungo lembo di terra racchiuso tra due storici baluardi costieri: la Torre del Serpe, antico faro romano teatro delle leggendarie vicende, segna l’ingresso al Parco, nel punto più orientale d’Italia, il faro della Palascìa, e ci accompagna in un emozionante percorso tra calette mozzafiato, prati, pinete, uliveti, boschetti e profondi burroni fino al possente faro di Leuca, per finire in quel Finibus terrae dove anche l’Italia finisce e guarda lontano verso un altro continente.

PARCO NATURALE REGIONALE LITORALE DI UGENTO

Dall’altro lato della penisola il Parco Naturale Regionale “Litorale di Ugento” un territorio che si estende per 1.600 ettari delimitato dalle cittadine di Torre San Giovanni e Lido Marini e caratterizzato da una elevata varietà di ambienti naturali. Tutela, per una profondità dalla costa di circa tre chilometri e per una lunghezza di otto, una sequenza costiera pregevolissima, costituita da un sistema dunale e retrodunale, da una serie di bacini a marea e canali di collegamento, da una scogliera fossile con gravine e da un’ampia area di macchia mediterranea. Procedendo dal mare verso l’interno, si incontrano dapprima la fascia dei litorali sabbiosi con dune alte anche alcuni metri, gli ambienti retrodunali, quelli palustri e alluvionali; seguono poi i depositi marini terrazzati e le “Serre di Ugento”, formazioni collinari di roccia calcarea, incise di tanto in tanto dalle “gravinelle”, canaloni carsici tra loro paralleli e perpendicolari alla linea di costa.

Natura nei Parchi

PARCO AGRICOLO MULTIFUNZIONALE DEI PADULI

Il “Parco agricolo multifunzionale dei Paduli” nasce come volontà di partecipazione pubblica e da un’esigenza di creare un luogo di interconnessione ambientale-paesaggistica con un territorio dominato prevalentemente da ulivi e terreni agricoli. Ricopre un’area occupata fino al 1800 da una fitta foresta di querce delle quali, oggi, solo pochi esemplari, sfuggiti alla distruzione, si ergono in prossimità della fitta trama viaria a testimonianza di quello che per molto tempo fu l’antico bosco di Belvedere. Il Parco dei Paduli con la sua superficie di circa 5.500 ettari è un parco che occupa la posizione centrale, proprio nel cuore del salento. L’idea e i presupposti di connessione e interconnessione territoriale che quest’area si prefigge sono molto ambiziosi. Dal punto di vista naturalistico è un potente fulcro di connessioni e corridoi tra due aree naturali protette ai margini della nostra penisola.

PARCO NATURALE REGIONALE COSTA OTRANTO-LEUCA E BOSCO DI TRICASE

Il Parco Naturale Regionale “Costa Otranto- Leuca e bosco di Tricase”, con oltre 50 chilometri di costa e 3.200 ettari di territorio, è il più grande parco regionale della provincia di Lecce.
Una strada con una miriade di curve e tornanti è la spina dorsale storica di un paesaggio mozzafiato. Dagli ulivi terrazzati alle pareti a strapiombo sul mare, anche i suoi angoli più segreti sono luoghi da non perdere. Sulla costa orientale del Salento, il lungo litorale roccioso che si estende da Otranto a Santa Maria di Leuca offre ai visitatori l’impressione di un’entità distinta dal punto di vista paesaggistico, a tratti selvaggio e aspro, spesso frammentato e sconnesso, ma certamente uno dei più belli e interessanti della Puglia.
Un lungo lembo di terra racchiuso tra due storici baluardi costieri: la Torre del Serpe, antico faro romano teatro delle leggendarie vicende, segna l’ingresso al Parco, nel punto più orientale d’Italia, il faro della Palascìa, e ci accompagna in un emozionante percorso tra calette mozzafiato, prati, pinete, uliveti, boschetti e profondi burroni fino al possente faro di Leuca, per finire in quel Finibus terrae dove anche l’Italia finisce e guarda lontano verso un altro continente.

PARCO NATURALE REGIONALE LITORALE DI UGENTO

Dall’altro lato della penisola il Parco Naturale Regionale “Litorale di Ugento” un territorio che si estende per 1.600 ettari delimitato dalle cittadine di Torre San Giovanni e Lido Marini e caratterizzato da una elevata varietà di ambienti naturali. Tutela, per una profondità dalla costa di circa tre chilometri e per una lunghezza di otto, una sequenza costiera pregevolissima, costituita da un sistema dunale e retrodunale, da una serie di bacini a marea e canali di collegamento, da una scogliera fossile con gravine e da un’ampia area di macchia mediterranea. Procedendo dal mare verso l’interno, si incontrano dapprima la fascia dei litorali sabbiosi con dune alte anche alcuni metri, gli ambienti retrodunali, quelli palustri e alluvionali; seguono poi i depositi marini terrazzati e le “Serre di Ugento”, formazioni collinari di roccia calcarea, incise di tanto in tanto dalle “gravinelle”, canaloni carsici tra loro paralleli e perpendicolari alla linea di costa.