SALENTO TRAIL
Ciclo racconto di un viaggio
Questa è la presentazione di un gruppo di amici appassionati di bici e amanti del Salento, di come, poi, quegli amici sono diventati un gruppo prima ed un’ associazione dopo. E’ il racconto di una profonda passione per il territorio, un radicato rispetto per la natura arricchito da una incontenibile attrazione per l’ avventura e l’ esplorazione E’ la sintesi di anni passati ad informarsi e a ricercare tutto il bello di questa fantastica penisola all’ estremo sud d’ Italia… e infine, questa è la storia di come, negli anni, quei luoghi, quelle passioni e quei discorsi si sono trasformati in itinerari per poi divenire percorsi, che collegati in modo unico e fluido hanno dato vita a questa incredibile avventura
Nasce così la ASD Rtquadro con l’ obiettivo di far vivere a chi vorrà provarci una fantastica esperienza, di storia, mari, luoghi e cucine tipicamente Salentine.

Abbiamo scelto il Parco Paduli come luogo di partenza di questa esperienza imperdibile. Nel nostro errare abbiamo incrociato le associazioni Lua e Abitare i Paduli, e con loro condividiamo il bisogno della bellezza e dello stupore. In sella alla bicicletta inseguiamo il fascino della scoperta, pratichiamo l’accoglienza, vogliamo incontrare visitatori responsabili, alleati preziosi per la cura delle ricchezze di questa terra generosa. Sono questi, d’altro canto, i tratti che costituiscono l’essenza dell’Uliveto Pubblico, il punto di partenza e conclusione della nostra avventura. È il posto che più di tutti restituisce le politiche che ruotano attorno al Parco Agricolo, il centro che irradierà il Salento Trail della sua energia fondante e si arricchirà al tempo stesso delle esperienze da chi ritornerà da questo viaggio di esplorazione.
Il Salento Trail è il risultato di una idea dettata dalla nostra passione per le «Irregolary Road»; un percorso misto, sterrato-asfalto, che da San Cassiano (cittadina a sud di Lecce) porta fino al Mare Adriatico, precisamente a nord di Otranto, li dove le coste sono sabbiose e le dune (colline di sabbia a ridosso delle spiagge) proteggono dal forte vento salentino. Ci si arriva passando per l’ entroterra, per la campagna salentina, attraversando i segni lasciati da una storia millenaria di popoli che si sono succeduti in queste terre fin dal neolitico.
Pedalando, sfiorerai Dolmen e Manhir di un’età di cui sono unici testimoni; attraverserai segni inequivocabili lasciati da civiltà scomparse (Messapi), per poi pedalare su vie Romane scavate dalle ruote dei carretti… e poi casali, villaggi medievali e masserie fortificate e boschi di prima dell’agricoltura.


Attraversando gli uliveti e le alture ricoperte da macchia mediterranea, il percorso ti porterà al mare. Qui, nel Salento, il mare fa uno strano effetto, lo sguardo spazia lontano, gli occhi brillano di luce e di calore e il cuore si riempie di sentimento ed ammirazione. Il mare, di questo lungo viaggio, ne è l’ attore principale, una volta incontrato a nord di Otranto, ti accompagnerà fino a capo di Leuca e oltre, risalendo la Penisola fino a marina di Ugento, dove ti lascerà, certo di essere un arrivederci, mai un addio, perché questo mare ti rimane dentro al cuore e sopra la tua pelle con il suo profumo di salsedine e di infinito.
Lasciato il mare si prende la strada del ritorno che è sempre un po’ malinconica e così ti sentirai quando dalla costa ti arrampicherai verso le alture, le nostre «Serre Salentine», che ti scorteranno fino al punto di partenza, un po’ dolci e un po’ ardue, con strappi secchi, corti e duri quasi a voler arrivare velocemente a toccare il cielo.


Cavalcando le stradine delle serre, a sella d’asino arriverai a conquistare città arroccate, difese da spesse mura, e ti sembrerà di entrarci in sella al tuo destriero, con la spalla dolorante proprio come dopo una lunga cavalcata, ma l’ attacco è stato sferrato e la città presa… e allora via, ancora via sempre più vicini alla meta, e sempre su una serra, da dove facciamo un saluto alla sua Madonna, con lo sguardo rivolto ad orizzonti sempre più lontani…
e infine giù verso la pianura, dentro i Paduli con i suoi alberi millenari e le sue stradine labirinto da cui difficilmente se ne esce senza nostalgia mista ad un senso di pace e tranquillità.


Ma intanto siamo arrivati, e dopo un saluto alla luce più luminosa ci concediamo un abbraccio… stanchi, sudati, affamati e assetati… e ci facciamo coccolare, rifocillare e ricaricare fino a tornare umani.
Che viaggio è stato!!!
Millenni trasformati in chilometri, il passato attraversato su una bici e un futuro carico di propositi…il Salento sarà di nuovo nel mio presente.
Perchè Salento Trail
SALENTO TRAIL
Ciclo racconto di un viaggio
Questa è la presentazione di un gruppo di amici appassionati di bici e amanti del Salento, di come, poi, quegli amici sono diventati un gruppo prima ed un’ associazione dopo. E’ il racconto di una profonda passione per il territorio, un radicato rispetto per la natura arricchito da una incontenibile attrazione per l’ avventura e l’ esplorazione E’ la sintesi di anni passati ad informarsi e a ricercare tutto il bello di questa fantastica penisola all’ estremo sud d’ Italia… e infine, questa è la storia di come, negli anni, quei luoghi, quelle passioni e quei discorsi si sono trasformati in itinerari per poi divenire percorsi, che collegati in modo unico e fluido hanno dato vita a questa incredibile avventura
Nasce così la ASD Rtquadro con l’ obiettivo di far vivere a chi vorrà provarci una fantastica esperienza, di storia, mari, luoghi e cucine tipicamente Salentine.

Abbiamo scelto il Parco Paduli come luogo di partenza di questa esperienza imperdibile. Nel nostro errare abbiamo incrociato le associazioni Lua e Abitare i Paduli, e con loro condividiamo il bisogno della bellezza e dello stupore. In sella alla bicicletta inseguiamo il fascino della scoperta, pratichiamo l’accoglienza, vogliamo incontrare visitatori responsabili, alleati preziosi per la cura delle ricchezze di questa terra generosa. Sono questi, d’altro canto, i tratti che costituiscono l’essenza dell’Uliveto Pubblico, il punto di partenza e conclusione della nostra avventura. È il posto che più di tutti restituisce le politiche che ruotano attorno al Parco Agricolo, il centro che irradierà il Salento Trail della sua energia fondante e si arricchirà al tempo stesso delle esperienze da chi ritornerà da questo viaggio di esplorazione.
Il Salento Trail è il risultato di una idea dettata dalla nostra passione per le «Irregolary Road»; un percorso misto, sterrato-asfalto, che da San Cassiano (cittadina a sud di Lecce) porta fino al Mare Adriatico, precisamente a nord di Otranto, li dove le coste sono sabbiose e le dune (colline di sabbia a ridosso delle spiagge) proteggono dal forte vento salentino. Ci si arriva passando per l’ entroterra, per la campagna salentina, attraversando i segni lasciati da una storia millenaria di popoli che si sono succeduti in queste terre fin dal neolitico.
Pedalando, sfiorerai Dolmen e Manhir di un’età di cui sono unici testimoni; attraverserai segni inequivocabili lasciati da civiltà scomparse (Messapi), per poi pedalare su vie Romane scavate dalle ruote dei carretti… e poi casali, villaggi medievali e masserie fortificate e boschi di prima dell’agricoltura.

Attraversando gli uliveti e le alture ricoperte da macchia mediterranea, il percorso ti porterà al mare. Qui, nel Salento, il mare fa uno strano effetto, lo sguardo spazia lontano, gli occhi brillano di luce e di calore e il cuore si riempie di sentimento ed ammirazione. Il mare, di questo lungo viaggio, ne è l’ attore principale, una volta incontrato a nord di Otranto, ti accompagnerà fino a capo di Leuca e oltre, risalendo la Penisola fino a marina di Ugento, dove ti lascerà, certo di essere un arrivederci, mai un addio, perché questo mare ti rimane dentro al cuore e sopra la tua pelle con il suo profumo di salsedine e di infinito.

Lasciato il mare si prende la strada del ritorno che è sempre un po’ malinconica e così ti sentirai quando dalla costa ti arrampicherai verso le alture, le nostre «Serre Salentine», che ti scorteranno fino al punto di partenza, un po’ dolci e un po’ ardue, con strappi secchi, corti e duri quasi a voler arrivare velocemente a toccare il cielo.

Cavalcando le stradine delle serre, a sella d’asino arriverai a conquistare città arroccate, difese da spesse mura, e ti sembrerà di entrarci in sella al tuo destriero, con la spalla dolorante proprio come dopo una lunga cavalcata, ma l’ attacco è stato sferrato e la città presa… e allora via, ancora via sempre più vicini alla meta, e sempre su una serra, da dove facciamo un saluto alla sua Madonna, con lo sguardo rivolto ad orizzonti sempre più lontani…

e infine giù verso la pianura, dentro i Paduli con i suoi alberi millenari e le sue stradine labirinto da cui difficilmente se ne esce senza nostalgia mista ad un senso di pace e tranquillità.

Ma intanto siamo arrivati, e dopo un saluto alla luce più luminosa ci concediamo un abbraccio… stanchi, sudati, affamati e assetati… e ci facciamo coccolare, rifocillare e ricaricare fino a tornare umani.
Che viaggio è stato!!!
Millenni trasformati in chilometri, il passato attraversato su una bici e un futuro carico di propositi…il Salento sarà di nuovo nel mio presente.
